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Doppietta (poveri voi)

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Oddio, ma addirittura due post in un giorno? Poveri voi che avete avuto la malsana idea di mettere il segnalibro al blog (grazie a entrambi, comunque, siete coraggiosi xD ah no siete 4!).

Mi sembra doveroso lasciarvi il riassunto ufficiale Deb edition™ di quella che è stata la mia prima, inimitabile, commovente avventura di Santa Kobe: la foresta.

È stata… veloce!
Sì, perché non è che una come me può perdersi nei meandri della giungla per ore. No, no, si ringrazia la panterona Erica per il consiglio di buttarmici, ma non ringrazio più nessuno dopo oggi.

Alla fine, come sempre, me la sono cavata da sola, grazie eh.
Proprio come un cucciolo di tartaruga caretta caretta che, appena uscito dal guscio, avanza indomito verso l’oceano facendo il dito medio ai gabbiani che vogliono papparselo. Tiè, gabbiano, oggi si digiuna!

Sento che dovrei aggiungere qualcos’altro di filosofico, ma onestamente il cervello è in modalità “economy” e non mi viene in mente niente di elevato.

Ah! Aspetta, aspetta - AH-AH - adesso ricordo!
Sono già abbastanza brava a rendermi ridicola da sola, grazie davvero.
Non mi servono registi esterni, né suggeritori da siparietto, né manovratori occulti in regia a tirare i miei fili. Dopo due round, tranquilli: ho capito perfettamente la parte. Da sola.

So ubbidire, oh se so ubbidire - l’ho dimostrato più di quanto mi faccia piacere ammettere. Ma sono ancora più brava a capire dov'è la mia posizione sul palco, e ad alleggerire la scena liberando di quell’ingombro che, a conti fatti, risulta solo un fastidio.

Sorriso, inchino e sipario. E con questo, vi saluto: avete già letto abbastanza idiozie per oggi. Ci vediamo al prossimo episodio di “Deb, la regina dei gabbiani a cui gira male”.